sabato 12 novembre 2011

La testimonianza di Ferdinando Rollando

di Ferdinando Rollando

Un po' di storia: il tombamento del Canale di Vernazza non è cosa recente di speculazione edilizia, come qualcuno ha subito scritto.
Le alluvioni erano disastrose nel 1800 quando l'acqua seguiva il suo corso naturale. Una grave alluvione si verificò nel 1857 e da quel disastro venne il progetto, proposto nel 1860, realizzato in pochi anni e messo in funzione molto più tardi, dopo la messa in funzione della ferrovia, probabilmente all'inizio del secolo XX, secondo le informazioni di mio padre Giuseppe Rollando, redattore di una recente raccolta storica "Vernazza nell'800, notizie dagli archivi del paese", testo più aggiornato sulla materia.
Per un secolo (anno più, anno meno) il Canale ha accettato di passare in una galleria alta più di quattro metri e larga più di due che buca la roccia e va dritta in mare molto più efficacemente che attraverso la spiaggia o attraverso una breve galleria scavata vicino al suo sbocco naturale. Insomma, a Vernazza, il torrente non è sotto la strada, in un tombino, per far spazio allo shopping.
Quando la natura faceva il suo corso, e il torrente scendeva nel suo corso naturale, Vernazza non c'era come la conosciamo ora. Un porticciolo e un canale artificiale hanno reso possibile il paese, la gente, il vino. Ora è il momento di rilanciare la scommessa, dopo che la natura ha messo il suo carico … una carta che non giocava da 300 o da mille anni.
Di notte sorveglio Marino e Jacopo che a turni di 12 ore svuotano il Canale nel suo tratto di 140 metri interrati. La situazione domenica non era delle più divertenti: da una parte il mare grosso, dall'altra il torrente in crescita per la pioggia, dentro poca aria per il vento di mare, dopo che le piogge di sabato avevano ridotto a meno della metà la sezione della galleria.

Ho accompagnato i Vigili del Fuoco e i geologi a fare dei sopralluoghi, facendo un po' di lavoro da guida alpina (passaggi da cinghiali di difficoltà superiore) nelle frane vicine e lontane dal paese.

Il paese è un po' meno vuoto, ma prosegue la nostra esperienza di vita senza denaro e senza negozi.
Enzo (Gallo), il Sindaco, rientrato da due giorni di ospedale ha raccomandato di fare ogni tanto un pausa e probabilmente così ho fatto anch'io, dividendo in due questa specie di vacanza. Tra un'ora ricomincio.

Tutto va bene.

Tredicesimo giorno dopo l'alluvione
http://homepage.mac.com/nandorollando/Vernazza13/

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